Luigi Sabbetti

Come creare una newsletter efficace

di Luigi Sabbetti // Pubblicato il: // Ultimo aggiornamento:

L’email marketing rientra senza dubbio tra le migliori tecniche da poter adottare per sviluppare un business online di successo. Ogni giorno, infatti, milioni di utenti consultano la propria casella di posta elettronica. Un trend, quello del marketing tramite email, che pare non conoscere crisi. I dati, infatti, ci confermano come la crescita sia costante nel corso degli anni.

Non è tutto oro quel che luccica. Se è vero, infatti, che si tratta di una tecnica capace di produrre buoni risultati, è altrettanto vero che l’utente medio riceve ogni giorno una marea di email promozionali ed è quindi indispensabile riuscire ad attirare l’attenzione del lettore coinvolgendolo al fine di raggiungere quello che è il nostro obiettivo di conversione.

Ecco perché oggi cercherò di svelarti tutti i trucchi per come creare una newsletter efficace. Non ti resta che metterti comodo ed analizzare a fondo questa checklist. Potrai aggiungere questo articolo ai preferiti e, ad ogni invio di una campagna, assicurarti di aver effettuato tutti i passaggi che sto per elencarti.

Si tratta di tecniche che, io stesso, ho sperimentato sul campo, dopo anni ed anni di frustrazione passati a disperarmi nel capire perché le mie newsletter non raggiungevano gli obiettivi che mi ero prefissato. A volte basta davvero poco per migliorare.

Indice dei contenuti

Perché inviare una newsletter?

La prima cosa che, forse, ti starai domandando è perché mai dovresti creare una newsletter. Un canale di marketing, che possa essere la gestione di un canale social, la creazione di volantini o, appunto, l’invio di una campagna tramite email richiede senza dubbio del tempo. Il tempo, si sa’, è denaro e sarai costretto anche a sottrarre delle risorse per la creazione di questi contenuti.

E’ bene, allora, che il gioco valga la candela. Per alcuni tipi di business, infatti, non è assolutamente necessario fare email marketing. Non tutti hanno qualcosa di nuovo da comunicare con periodicità e non bisogna neppure sforzarsi troppo per fare in modo che questo accada.

Mettiamo l’esempio che tu sia il proprietario della pizzeria “La Bella Napoli” a Castellammare di Vattelappesca. Probabilmente il tuo pubblico si riduce alle 700 anime che abitano, per l’appunto, a Vatellappesca. Probabilmente, inoltre, essendo il tuo lavoro quello di fare le pizze non sarai in grado di creare delle campagne, dovrai quindi investire alla ricerca di risorse esterne che curino una newsletter al posto tuo.

E a chi dovresti inviarla? Avrai bisogno di contatti e quindi di investire altri soldi per riuscire ad ottenerli attraverso delle campagne mirate. Tutta questa fatica vale effettivamente la posta in gioco? Probabilmente no.

L’esempio tende a banalizzare, ma è chiaro che non tutte le attività necessitano di fare marketing tramite email. Dovresti, quindi, analizzare il tuo business e capire se questa strategia può essere alla tua portata e, soprattutto, se potrà portarti benefici.

Se gestisci un e-commerce, invece, è chiaro che dovrai costantemente sponsorizzare la tua attività online e, sicuramente, la newsletter ti aiuterà ad ottenere nuovi clienti e ad informare le persone che già hanno acquistato qualcosa sul tuo store circa promozioni e offerte e stabilire così un canale di comunicazione diretto con i tuoi utenti.

Quale strumento utilizzare

Ora dovremmo avere le idee più chiare. Passiamo adesso allo strumento da utilizzare per inviare delle newsletter. Di tool completi ne esistono tanti, alcuni a pagamento altri gratuiti entro certi limiti di utilizzo.

Uno dei migliori attualmente sul mercato è Sendinblue. Si tratta di un software di email marketing completo e gratuito entro determinati limiti di utilizzo. Sendinblue è molto semplice da utilizzare. In passato ho scritto una dettagliata guida a riguardo che ti consiglio di spulciare per capire a pieno come utilizzarlo.

Se utilizzi WordPress, dovrai semplicemente installare il plugin ufficiale ed in questo modo riuscirai facilmente a sincronizzare il form di registrazione alla Newsletter presente sul tuo sito con le liste di indirizzi email che avrai creato su Sendinblue.

Con questo tool sarai subito in grado di creare delle newsletter professionali e responsive utilizzando dei template preimpostati. Le e-mail verranno inviate direttamente dai server di Sendinblue e in questo modo non andrai a pesare sul server in uso dal tuo sito web.

Se Sendinblue non fa al caso tuo, non preoccuparti, qui puoi trovare una lista di quelli che io considero i migliori software di email marketing attualmente presenti sul mercato.

Concentrati sul tuo obiettivo

Uno dei classici errori che si è soliti compiere, soprattutto all’inizio, è quello di cercare di attirare l’attenzione dell’utente su numerosi prodotti o servizi offerti all’interno di un’unica newsletter.

Il nostro obiettivo, è vero, è quello di coinvolgere, ma non dobbiamo esagerare. Se, ad esempio, il nostro obiettivo è quello di ottenere download per la nostra applicazione, non dovremmo inserire nella newsletter gli articoli del nostro blog.

Finiremmo solo per distrarre l’utente dandogli delle vie di fuga che per noi sono poco importanti.

Il consiglio è quello di andare dritto al sodo, cercando di portare avanti una conversione alla volta, attraverso idee lineari e semplici che non creino confusione all’interno della testa dell’utente.

A volte è meglio dividere le campagne in invii diversi per comunicare più messaggi, piuttosto che rischiare di racchiudere il tutto in un’unica newsletter con all’interno un messaggio che risulti confuso ed ambiguo.

Crea una newsletter responsive

Le statistiche lo confermano: sempre più utenti consultano la posta elettronica attraverso il proprio smartphone. Siamo ormai abituati, infatti, a leggere le mail al pari di un messaggio su Whatsapp oppure su Messenger. La comunicazione via mail, nel corso degli anni, è diventata più rapida e fluida, grazie soprattutto a questo aspetto.

Ecco perché è fondamentale che la tua newsletter sia al 100% responsive, ovvero abbia un layout fruibile attraverso i più comuni modelli di smartphone, siano essi Android o iOS poco cambia.

Quando progetti la tua campagna, soprattutto a livello di design, dovresti assicurarti che il layout sia mobile first ovvero progettato a partire dalla versione mobile per poi adattarsi a quella desktop. Le statiche, infatti, evidenziano come più del 50% degli utenti apra le email utilizzando un dispositivo mobile, ecco perché non dovresti assolutamente sottovalutare questo aspetto.

Per fortuna, le piattaforme di email marketing che ti ho elencato, come Sendinblue ti permettono di ottenere una resa perfetta su mobile, quindi non dovrai preoccuparti della parte tecnica di implementazione responsive.

Posiziona correttamente le Call to Action

Le “call to action” non sono altro che i bottoni che permettono all’utente di compiere una determinata azione sulla pagina. Sono molto importanti, poiché il click su di essi può portare alla conversione che ci aspettiamo di ottenere.

Può sembrare banale posizionare un bottone, ma ti assicuro che non è affatto scontato. Sono tanti, infatti, a commettere errori sulla call to action che portano a tassi di conversione discutibili.

I tasti che si riferiscono ad azioni che l’utente dovrà compiere devono essere:

  • Ben visibili
  • Con testi brevi e di facile comprensione
  • Non devono confondersi con il testo
  • Di dimensioni appropriate
  • Collocati nei punti giusti

Se non sai proprio da dove iniziare, io ti consiglio di iscriverti tu stesso ad alcune newsletter, in modo tale da poter prendere spunto e capire come organizzare una buona campagna capace di convertire.

Se hai bisogno di ispirazione, ti consiglio di dare un occhio anche a questo sito dove troverai numerosi esempi di campagne di mail marketing utilizzate da grandi aziende come Google, Netflix, Amazon ecc.

Parla direttamente al lettore

L’obiettivo della Newsletter è quello di stabilire un canale di comunicazione diretto con i tuoi utenti, ecco perché dovresti parlare loro con cognizione di causa, cercando di creare dei contenuti cuciti sulle loro esigenze specifiche.

La prima cosa da fare è senza dubbio quella di raccogliere dei dati in fase di iscrizione, come ad esempio il nome dell’iscritto e la sua data di nascita e sfruttarli successivamente all’interno delle tue comunicazioni.

Per farti un esempio concreto, potrai inserire il nome dell’utente all’interno dell’oggetto della mail come variabile (Il classico “Ciao, [nomeutente]” Ndr.), e questo aumenterà drasticamente la probabilità che l’utente decida di aprire il messaggio.

Con la sua data di nascita, invece, potresti inviargli degli sconti dedicati per festeggiare al meglio il suo compleanno. Questi sono chiaramente solo degli esempi, ma ti fanno ben capire quanto sia importante mantenere un rapporto diretto con l’utente, quasi personale.

Per fortuna le piattaforme di email marketing, come Sendinblue, sfruttano l’intelligenza artificiale per fare in modo di inviare email personalizzate e dinamiche basate sui suoi interessi e le azioni passate.

Anche il linguaggio da utilizzare all’interno dovrebbe essere estremamente informale. Addirittura le banche, che fanno della serietà il loro marchio di fabbrica, utilizzano un linguaggio leggero per la comunicazione di campagne pubblicitarie. Sono sicuro che anche tu potrai fare lo stesso.

Metti, quindi, l’utente a proprio agio e vedrai che sarà ben lieto di eseguire un’azione.

Invia newsletter conformi al GDPR

Nell’invio di una newsletter è bene sapere che è obbligatorio rispettare le norme vigenti sul territorio italiano ed europeo. Il mancato rispetto delle norme relative al GDPR può portare a segnalazioni al Garante della Privacy e spiacevoli multe.

Non bisogna mai sottovalutare questo aspetto legale. Ecco perché i contatti a cui invii la tua newsletter devono aver accettato esplicitamente di volerla ricevere e all’interno di essa deve sempre presente un link che permetta loro di disiscriversi immediatamente.

Non utilizzare mai liste di indirizzi email provenienti da database acquistati da terzi o presi online, non è legale e potresti incorrere in pesanti sanzioni.

Non solo, quindi, rischieresti di dover pagare una multa salata, ma c’è la seria probabilità di inviare comunicazioni a persone che non sono affatto in target con quello che proponi e quindi non interessati ai tuoi prodotti!

Cerca, piuttosto, di avere anche pochi iscritti, ma effettivamente interessati ai tuoi servizi. I numeri sono relativi e non contano. L’importante è che la tua community sia attiva, interessata a ciò che proponi e che abbia un’ottima considerazione della tua azienda a livello professionale.

Testa la tua email su browser e client diversi

Arriviamo adesso alla fase di test. Al mondo esistono tantissimi tipi di client di posta, nonché browser e sistemi operativi. Ti assicuro, dunque, che ottenere una newsletter che si veda perfettamente non è affatto semplice.

Le piattaforme di email marketing ti permettono di auto-generare del codice, ragion per cui non dovresti avere problema. Il codice è già stato testato e la newsletter non dovrebbe divergere di molto sui vari client, tuttavia è sempre bene essere sicuri di ciò che si sta inviando e della resa grafica effettiva.

Se hai diversi account di posta, allora puoi semplicemente inviarti una mail di prova e assicurarti che quest’ultima renda bene su tutti i dispositivi che hai a disposizione per effettuare dei test.

Se il database dei tuoi utenti è abbastanza ampio, allora potresti pensare di utilizzare dei servizi a pagamento, come ad esempio Litmus. Piattaforme di questo genere ti permettono di incollare il codice HTML di una mail e testarne immediatamente la resa grafica su tantissimi browser, client di posta e dispositivi.

Il costo, tuttavia, è abbastanza sostenuto. Se invii newsletter ad un numero ristretto di utenti, ti sconsiglio di utilizzare queste piattaforme. Faresti prima a creare account di posta dei servizi solitamente più utilizzati come Outlook e GMail ed effettuare così delle prove manuali. Un metodo più casereccio, ma senza dubbio più economico.

Non lasciarti scoraggiare dai dati

Dopo tutta questa fatica nel creare una newsletter perfetta, scopri che le letture sono state davvero basse. Solo il 10% degli utenti ha deciso di aprire la tua newsletter. Com’è possibile?

Ecco, probabilmente queste domande ti attanaglieranno per molto tempo. Non è facile, infatti, capire dove abbiamo sbagliato e perché una campagna non ha ottenuto i risultati sperati. La cosa che ti consiglio è di non lasciarti trasportare troppo dai dati.

Magari il 10% degli utenti ha aperto la mail, uno solo di questi ha cliccato sulla call to action ed infine ha acquistato un prodotto che ha portato un guadagno considerevole per la tua azienda e soprattutto ricorsivo nel corso del tempo.

Ricorda sempre che i numeri sono relativi e non devi lasciarti ossessionare più di tanto. Ovviamente con l’esperienza sarai in grado di creare newsletter migliori e, probabilmente, le prime volte farai cilecca. L’importante è non lasciarsi demoralizzare e perseverare nell’obiettivo.

Prendi sempre i dati con le pinze e cerca di capire cosa puoi fare per migliorare e, soprattutto, tieni sotto mano sempre questa checklist prima di premere il tasto invia!

Conclusioni

Come avrai visto, creare una newsletter di successo non è affatto semplice, c’è bisogno di perseveranza, esperienza e gusto grafico. Sono tanti i parametri e i fattori da prendere in considerazione per realizzare una campagna di email marketing che converte.

Se ne hai la possibilità, il mio consiglio è sempre quello di affidarti ad un esperto. Se il tuo budget è limitato, tuttavia, potrai sempre cimentarti nella creazione sfruttando al meglio i consigli che ho cercato di darti in questa mia breve guida che, spero, saprai sfruttare al meglio!

Questa è la checklist che io stesso utilizzo per inviare comunicazioni ai miei lettori e che reputo essere i migliori consigli per creare una newsletter efficace e di impatto e lasciare qualcosa nel lettore.

Oggi giorno siamo sommersi di email pubblicitarie e poco interessanti, ecco perché è necessario lasciare qualcosa di concreto ed interessante per i nostri lettori, che porti un valore aggiunto reale.

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